Descrizione
Affrontare le quattro sofferenze, manifestare le quattro virtù. La civiltà moderna ha dimenticato il senso della morte. Eppure, secondo Nichiren Daishonin, se non affrontiamo per primo il problema della morte, non saremo in grado di vivere una vita piena e realizzata.
Secondo la visione buddista della vita, infatti, gli esseri umani possono assaporare la gioia sia nella vita sia nella morte, se attingono a quello speciale stato vitale chiamato “Buddità”: impalpabile, invisibile, eppure onnipresente in ogni forma di esistenza nell’universo. Anzi, secondo quanto aveva intuito Josei Toda mentre si trovava in prigione durante la Seconda guerra mondiale, è proprio la Buddità a costituire il nucleo fondamentale della vita, di ogni forma di vita.
Josei Toda insegnò a Daisaku Ikeda che il Buddismo è l’insegnamento capace di superare le sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte e a sua volta, Daisaku Ikeda torna ad affrontare le questioni fondamentali dell’esistenza a beneficio dei lettori. Lo fa dialogando su questi temi con alcuni membri delle divisioni medici e infermieri della Soka Gakkai, tutte persone che nella loro attività professionale hanno sperimentato la profonda relazione che intercorre tra Buddismo e medicina e che si sforzano in modo invisibile di sostenere la vita delle persone.
Nel loro dialogo ad ampio spettro, Daisaku Ikeda stimola i rappresentanti della professione medica a rivelare esperienze personali particolarmente toccanti con i pazienti e a spiegare come affrontare i problemi comuni all’esistenza di ogni essere umano: essere colpiti dall’influenza, gestire un familiare affetto da Alzheimer o semplicemente ospedalizzato, il rischio delle pandemie influenzali, di particolare attualità. Consigli validi sia dal punto di vista pratico e igienico, sia da quello dell’atteggiamento e della fede.
La questione fondamentale del XXI secolo, dice Ikeda nella prefazione al volume, è proprio «quella delle quattro sofferenze fondamentali. La nostra è una sfida senza fine e proprio per questa ragione continuerò ad affrontare i grandi temi dell’esistenza, cercando di rispondere agli interrogativi del mondo contemporaneo». Nessuno può evitare le quattro sofferenze che sono all’origine dell’insegnamento buddista: esso infatti indica la via grazie a cui ogni persona può risolvere il problema della sofferenza nella propria vita.
"Secondo la filosofia buddista la nascita e la morte sono parte di un ciclo ininterrotto che viene guidato da un insieme di cause interne e di relazioni con l’ambiente. La morte può quindi essere considerata come un’occasione per recuperare energia in vista di una successiva rinascita, allo stesso modo in cui con il sonno riacquistiamo l’energia che occorre per l’indomani. Perseverando nella pratica buddista è possibile provare la gioia nella vita e nella morte. Ritengo che la questione fondamentale del xxi secolo sia proprio quella delle quattro sofferenze fondamentali, che anche Arnold Toynbee e Linus Pauling ritenevano essenziale affrontare. La nostra è una sfida senza fine e proprio per questa ragione continuerò ad affrontare i grandi temi dell’esistenza, cercando di rispondere agli interrogativi del mondo contemporaneo."
Daisaku Ikeda