Descrizione
In questa lettera, indirizzata a una devota seguace nota come “la moglie di Matsuno”, che non aveva mai incontrato personalmente, il Daishonin condivide i suoi sentimenti legati al fatto di essere stato il primo a recitare il ruggito del leone di Nam myoho renge kyo e di aver avviato la diffusione della Legge mistica, un’impresa che aveva comportato una serie di aspre battaglie.
Utilizzando l’analogia della tartaruga marina che incontra un tronco di legno di sandalo, Nichiren sottolinea inoltre quanto sia raro e prezioso nascere come essere umano e incontrare il Sutra del Loto e quanto sia ancor più raro recitare Nam myoho renge kyo. Commentando le parole del Daishonin, il maestro Ikeda nella sua lezione spiega dunque che lo scopo della nostra pratica buddista è poter vivere pienamente il momento presente, con la consapevolezza di poter accedere al tragitto di causa ed effetto basato sulla Legge mistica, che conduce a una felicità indistruttibile.